“La vita è il compimento di un sogno di giovinezza.
Giovani, abbiate ciascuno il vostro sogno
da portare a meravigliosa realtà”
(Giovanni XXIII)
Premessa:
Negli ultimi anni numerosi studi e ricerche di autorevoli Enti (Istat, Banca d’Italia, Save the Children, Unicef, ecc.) ci presentano i dati allarmanti sulla situazione di disagio economico, sociale, educativo in cui vive e cresce una sempre più grossa fetta di bambini e adolescenti in Italia.
Ogni giorno i minori, che vivono in questa realtà, sono esposti nelle loro stesse famiglie alla pratica dell’illegalità, assistono a reati e violazioni delle regole con conseguenze profonde sulla loro formazione e molti tra loro sono a rischio di essere coinvolti in attività illegali.
I ragazzi vivono in assenza di valori, di istruzione e non costruiscono nessuna base per iniziare a fondare i “piani” del loro futuro. E’ in queste aree che si devono concentrare risorse ed interventi per contrastare la cultura dell’illegalità e radicare i valori e i principi del rispetto delle regole, della partecipazione, della responsabilità e della solidarietà attraverso un potenziamento dell’offerta educativa, occorre potenziare e stimolare nei minori l’intenzionalità, l’interesse e la motivazione ad “agire e fare”.
I soggetti che, sebbene posseggano normali potenzialità intellettive e siano esenti da handicap fisici o da alterazioni psicopatologiche, presentano difficoltà, a volte marcate, di inserimento e di apprendimento scolastico.
I fattori che determinano la condizione di svantaggio sono molteplici: famiglie troppo numerose, situazioni di sovraffollamento, rottura di nuclei familiari, assenza di una delle figure adulte di riferimento, frequente ospedalizzazione di un membro della famiglia, scarsa o errata alimentazione, stato di povertà economica, povertà di istruzione, cittadinanza straniera, famiglie giovani.
Occorre, dunque, garantire continuità ai progetti per i minori, al fine di non “smarrire” gli obiettivi raggiunti e di non “abbandonare” i minori, che vivono in situazione di svantaggio sociale e culturale, nella fase delicata della loro crescita.
A tal proposito, la mission della cooperativa è la nascita del centro diurno “la roccia” (da questo momento in poi sarà denominato“lr”), con lo scopo di contrastare le tante situazioni di abbandono e solitudine in cui vivono bambini ed adolescenti all’interno stesso della famiglia subendo separazioni o disagi economici.
Finalità:
Con la nascita del Centro diurno “La Roccia”, la Cooperativa LR, vuole offrire uno spazio neutro, di serenità e di ascolto, di apprendistato e scoperta dei propri talenti ai bambini e adolescenti, che vivono in situazioni di disagio socio-culturale. Ponendo gli spazi a disposizione, per delle attività mirate: area ad orto e produzione di piante aromatiche, circa 4000 m° ed uno spazio adibito a fattoria didattica che permette un contatto diretto, creando percorsi di ono-terapia .
La Coop. LR opera in collaborazione con i servizi sociali degli enti Locali, con le istituzioni scolastiche, con gli enti formativi e le agenzie educative, con le associazioni e gli enti del privato sociale. Bambini, adolescenti, giovani, in stato di marginalità sono al centro dell’organizzazione, i loro interessi sono al centro delle relazioni con gli altri soggetti interni ed esterni alla cooperativa. I nostri interventi nascono dalle esigenze del territorio e da questo riceviamo ulteriori stimoli ed informazioni per migliorare le nostre risposte e progettarne altre.
Obiettivo:
L’obiettivo principale dell’equipe del Centro diurno “La Roccia ” è: osservare, individuare, e gestire il disagio.
- Disagio: E’ la situazione di difficoltà e può essere personale o sociale.
Nel disagio personale, si fa riferimento alla condizione di malessere in relazione alla sfera personale. Nel disagio sociale si fa riferimento alla propria condizione di malessere in relazione alla società circostante.
- Disagio comportamentale: Non si tratta di una patologia (disturbo comportamentale) ma presenta forme, definite disordini, ricorrenti o continue.
Se ne possono individuare tre livelli:
- Disagio sociale: Il disagio sociale di un individuo è la diretta conseguenza di un disagio personale, non tempestivamente curato.
- Disagio socio-economico: E’ una situazione di difficoltà ed emarginazione in cui un individuo o un nucleo familiare si trovano per cause economiche o sociali; può avere carattere transitorio.Osservare il disagioUna volta individuato il disagio, l’osservazione diventa il secondo momento importante dell’attività di intervento educativo. Gestire il disagio L’osservazione ci permetterà di individuare l’intervento educativo appropriato e le azioni specifiche, gestendo così i casi di disagio presenti nel Centro diurno “La Roccia”Obiettivi specifici
- Favorire il diritto del minore di vivere e crescere in condizioni favorevoli per garantire un giusto equilibrio . Sostenere il minore e la sua famiglia nelle diverse fasi del percorso di crescita, promuovendo l’ascolto, il confronto, la condivisione, l’approfondimento su tematiche di interesse dei ragazzi che favoriscono lo sviluppo sia della dimensione relazionale gruppale che di quella individuale dal punto di vista pratico ed emotivo-affettivo-cognitivo; Aiutare il ragazzo alla conoscenza e al riconoscimento dei cambiamenti che subisce il proprio corpo nella fase adolescenziale;Promuovere nell’adolescente la capacità di affrontare in modo efficace, consapevole e gratificante “compiti”, nell’ascolto attivo, attraverso gli stimoli che vengono dall’ambiente.
Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della scuola e dell’apprendimento in alcune aree disciplinari e acquisire competenze spendibili in ambito lavorativo;
Migliorare la qualità delle relazioni affettive ed educative in famiglia e tra il gruppo dei pari;
Rendere il minore protagonista attivo della costruzione del proprio futuro, reagendo positivamente e in modo costruttivo ai vari cambiamenti che il percorso di crescita contiene, motivandolo a scelte di vita positive.
Destinatari:
Il Centro è rivolto ad un gruppo composto da massimo 30 minori di età compresa tra i 5 ed i 16 anni, che vivono in situazioni di disagio socio-culturale.
Tempi e sede:
Il Centro diurno “La Roccia” attivo da Gennaio a Dicembre, per 12 mesi rinnovabile dal piano educativo inviante, è aperto dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8:00 alle 18:45.
I vari Laboratori si svolgeranno nella fascia oraria pomeridiana, dalle 15:00 alle 18:30, dal Lunedì al Venerdì.
Le attività vengono svolte presso la comunità Madonna della Tenda Via Patellazza, 15 cap. 95024 Acireale, numero di telefono 095-800171.
E-mail: larocciacop@gmail.com / mdt9@libero.it / alfonsa.fileti@gmail.com
Azioni:
I laboratori previsti, con cadenza settimanale o bisettimanale, nella fascia oraria 17.00 – 18:45, sono:
- Recupero e potenziamento scolastico
(dal Lunedi al Venerdì h.15:00/ 16:30
- Laboratorio Musicale
- Laboratorio Attività Sportive
- arte e grafica
- Laboratorio Fattoria didattica
- Laboratorio Orto
Alcuni Laboratori, appartenenti all’area tematica affettivo-motoria-relazionale (Lab. Musicale, Sport,)
Altri Laboratori (Lab. Falegnameria, lab. ceramica, Fattoria didattica, Orto-terapia) prevedono la realizzazione di attività manuali di gruppo per il mantenimento delle competenze pratico-manuali e tecniche e delle competenze relazionali e motivazionali.
Infine, i Laboratori del Recupero/Potenziamento scolastico, Informatica, Inglese si basano sulla crescita intellettiva e cognitiva dei ragazzi, sullo sviluppo e potenziamento di conoscenze già acquisite e di nuove, verso una crescita complessiva del “sapere”.
La Cooperativa LR attiva un sistema di monitoraggio e valutazione delle azioni previste nel progetto, oltre che l’efficacia degli interventi.
Il rapporto tra gli utenti, i loro nuclei familiari ed il grado di soddisfazione degli stessi, si traduce sia nella capacità di realizzare le richieste rese esplicite al momento dell’accoglienza, sia nel sapere interpretare le richieste implicite.
L’equipe del Centro diurno “La Roccia, attraverso appositi strumenti redatti ad inizio percorso, svolgerà periodicamente delle valutazioni sia tra i minori che usufruiscono del servizio, sia con la famiglia o con gli Enti invianti.
Ogni strumento sarà utile al fine di valutare la frequenza dei minori al Centro e prevenire eventuali fenomeni di assenze prolungate; l’adesione laboriosa e motivata dei minori alle attività proposte; la partecipazione attiva delle famiglie; la professionalità degli Operatori; la presenza di un ottimo e proficuo canale comunicativo tra Operatori, volontari, minori, famiglie ed enti territoriali che aderiscono alle attività del Centro.
Verrà inoltre creato un archivio in cui saranno inseriti documenti creati durante le varie attività svolte al centro.
Gli strumenti di verifica sono:
- Registro presenze minori.
- Registro volontari;
- Incontri periodici con la famiglia o i servizi territoriali;
- Relazioni mensili sull’andamento del Centro;
- Riunioni mensili tra le figure professionali dell’equipe;
- Riunioni mensili tra Operatori, volontari e tutti coloro che partecipano alle varie proposte laboratoriali;
- Raccolta documenti, video, foto, materiale cartaceo vario delle attività svolte.
Risultati finali attesi:
L’aspettativa principale risiede sul piano dell’innovazione ed è quella di offrire al territorio una nuova ed ulteriore risorsa per i minori che vivono in situazione di disagio socio-culturale, che permetta una risposta più adeguata ad una domanda sempre maggiore e diversificata.
In linea con gli obiettivi specifici, precedentemente elencati, si attendono i seguenti risultati:
- Da parte dei minori un atteggiamento di partecipazione e disponibilità attiva verso le attività previste;
- Raggiungimento di una collaborazione e condivisione con il gruppo in merito alle esperienze vissute;
- Riattivazione del legame di relazione con l’altro e l’ambiente;
- Raggiungimento di una maggiore consapevolezza dei cambiamenti avvenuti nel proprio schema corporeo;
- Raggiungimento di un equilibrato benessere psico-fisico;
- Miglioramento del tono dell’umore;
- Raggiungimento di una conoscenza delle proprie potenzialità nella creazione delle basi del proprio futuro;
Il principale risultato atteso è di far vivere, ai minori, momenti di allegria, vivacità, relazione, creatività, gioco, movimento, piacere, scoperta, forza, gratificazione, tutte espressioni di vita per aiutarli a trovare la motivazione, l’interesse e l’intenzionalità ad “agire e fare” creativamente azioni “importanti” per la loro vita, avvicinandoli, anche, alla consapevolezza delle reali difficoltà in cui i ragazzi, che si trovano in situazioni di disagio socio-culturale, sono costretti a vivere. Richiamando la loro attenzione sulla loro persona, sul loro radicamento nel mondo e sulle loro immense potenzialità.
Lascia un commento