Si parla sempre dei giovani, come si fa a proteggere questi “supereroi fragili”? Occorre costruire insieme un percorso per proteggersi dai pericoli quando questi gli si presentano, che dia loro degli strumenti per corazzarsi.
“Il primo passo è dialogare coi genitori perché è vero che gli adolescenti hanno le competenze tecniche per muoversi sul web e nei social,ma non hanno le competenze strategiche e informative: non sanno come costruirsi un percorso informativo” spiega l’esperto.
“Per esempio non sanno distinguere le fake news dalle notizie vere. Un modo per farlo per esempio è leggere in classe il caro vecchio quotidiano”.La scuola può fare la differenza a dimostrazione che questo fenomeno ha raggiunto una portata considerevole il ministero dell’Istruzione ha creato un tavolo, di cui Crepaldi fa parte, per tracciare delle linee guida a livello nazionale per affrontarlo in modo organico. Il ruolo della scuola è infatti fondamentale nel prevenire e trattare quella che è diventata una vera e propria sindrome e che mette in crisi tutta la famiglia.
Lascia un commento